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Interessi di mora


Cosa sono gli interessi di mora, quando scatta la loro applicazione, quando va provato l'ulteriore danno da ritardo e a quanto ammontano

- Gli interessi di mora sono gli interessi che il debitore deve al creditore in conseguenza del ritardo nell'adempimento della sua obbligazione pecuniaria.

Essi vanno a risarcire il creditore in maniera automatica delle conseguenze pregiudizievoli di tale ritardo, a prescindere dalla prova del danno.

  1. Interessi di mora: danni nelle obbligazioni pecuniarie

  2. Interessi di mora, interessi corrispettivi e interessi compensativi

  3. Interessi di mora e onere della prova

  4. Interessi di mora: a quanto ammontano

  5. Interessi di mora e transazioni commerciali

Interessi di mora: danni nelle obbligazioni pecuniarie


A occuparsi di interessi moratori è l'articolo 1224 del codice civile, il quale stabilisce che dal giorno della mora (ovverosia del ritardo) nell'adempimento di un'obbligazione pecuniaria sono dovuti gli interessi legali, anche se prima non erano dovuti. Inoltre, se prima della mora gli interessi erano dovuti in misura superiore a quella legale, gli interessi moratori sono dovuti nella stessa misura.

Interessi di mora, interessi corrispettivi e interessi compensativi


Gli interessi di mora si distinguono dagli interessi corrispettivi, che sono dovuti sui crediti liquidi ed esigibili e che rappresentano un'obbligazione pecuniaria accessoria, ulteriore rispetto a quella principale.

Si distinguono inoltre dagli interessi compensativi, che sono quelli dovuti per un debito di valore e, quindi, relativi a delle prestazioni di dare diverse dalle obbligazioni pecuniarie.

Interessi di mora e onere della prova


Come accennato, gli interessi di mora si applicano dal giorno del ritardo a prescindere dalla prova, offerta dal creditore, di aver sofferto un qualche danno in conseguenza dell'inadempimento del debitore.

In ogni caso, il creditore che ha subito un danno maggiore rispetto a quello che gli interessi moratori vanno automaticamente a risarcire ha diritto all'ulteriore risarcimento.

A tale proposito, l'articolo 1224 del codice civile precisa tuttavia che l'ulteriore risarcimento non è dovuto se la misura degli interessi moratori è stata convenuta tra le parti.

Interessi di mora: a quanto ammontano


Gli interessi di mora, se non sono convenuti tra le parti, corrispondono al tasso di interesse legale stabilito annualmente dal Ministero dell'economia, altrimenti corrispondono al tasso concordato tra le parti.

A tale ultimo proposito, occorre precisare che il tasso concordato deve sempre restare al di sotto dei limiti dell'usura, ovverosia del tasso stabilito dal Ministero del tesoro, sentiti la Banca d'Italia e l'ufficio italiano cambi.

Interessi di mora e transazioni commerciali


Se il tardivo pagamento riguarda una transazione commerciale o un servizio professionale o reso da un lavoratore autonomo, gli interessi di mora decorrono automaticamente sulla base di un tasso speciale.

Sino al 31 dicembre 2012 tale tasso era determinato tenendo conto del saggio di interesse del principale strumento di rifinanziamento della BCE applicato alla più recente operazione di rifinanziamento principale, eseguita il primo giorno del semestre di riferimento, maggiorato del 7% o del 9% per i prodotti alimentari deteriorabili.

Per le transazioni concluse dal 1° gennaio 2013, gli interessi di mora sono pari al cd. tasso di riferimento maggiorato dell'8% (più un ulteriore 4% se si tratta di transazioni aventi ad oggetto prodotti agricoli e/o alimentari).

Il tasso di riferimento è pubblicato periodicamente in Gazzetta Ufficiale dal Ministero dell'economia e delle finanze.


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