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Rottamazione cartelle: spunta il bis


L'ipotesi di una rottamazione-bis delle cartelle è allo studio dell'esecutivo e potrebbe entrare nella manovra di fine anno

La rottamazione-bis per reperire risorse

Dai tecnici di palazzo Chigi, rivela il quotidiano milanese, si sta mettendo a punto il menu di interventi da inserire nella legge di bilancio. Certo, un cantiere ancora aperto, ma con un nodo difficile da sciogliere: le risorse necessarie per far fronte alle misure già annunciate. E cioè in primis, i correttivi alle pensioni, l'aumento del fondo per il contrasto alla povertà, il taglio del cuneo per le assunzioni giovanili. Interventi per i quali servirebbero dai 13 ai 15 miliardi e che, dunque, spingono (quasi in via obbligatoria) verso l'ipotesi di una rottamazione-bis delle cartelle ex Equitalia, dalla quale potrebbero arrivare, scrive ancora IlSole24Ore, non meno di 4-5 miliardi.

Se dalla prima versione della "sanatoria", infatti, lo Stato ha incassato qualcosa come 1,8 miliardi, secondo il Mef, questa sarebbe solo una stima che sarà rivista necessariamente al rialzo, facendo chiudere i conti nel 2018 con oltre 7 miliardi.

Da qui, l'ipotesi di offrire una seconda chance ai circa 400mila cittadini tagliati fuori dalla prima edizione (per errori formali, per rate non pagate, ecc.).

E-fattura obbligatoria anche tra privati

Un altro punto fermo del pacchetto fiscale in manovra sarebbe quello di estendere l'obbligo della e-fattura anche tra privati. L'estensione dell'obbligo, oggi già in vigore per i fornitori della pubblica amministrazione, anche ai rapporti tra privati, dovrebbe fruttare allo Stato, secondo le stime iniziali, risorse pari a 1,5-2 miliardi.

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