google-site-verification=fW9ic3r_naxgruDksv5S6Ug4tN6LSm6wUy51njmsY0M Etilometri inattendibili: chiesto l'intervento del ministero
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Etilometri inattendibili: chiesto l'intervento del ministero

Con atto di sindacato ispettivo il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è stato invitato a prendere in considerazione la problematica della scarsa attendibilità degli etilometri

La questione dell'utilizzo di etilometri illegittimi o inadeguati per l'accertamento dello stato di ebbrezza di chi si mette alla guida ha assunto una portata tale che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non può più sottovalutarla. Almeno a detta dei Senatori Santillo e Ricciardi che hanno presentato al Ministero l'atto di sindacato ispettivo n° 4-00492 qui sotto allegato, proprio per segnalare la problematica.

Funzionamento dell'etilometro

La principale anomalia rilevata nel predetto atto è l'inattendibilità che può derivare all'apparecchio dalla circostanza che lo stesso misura la concentrazione di alcol nell'aria espirata dall'automobilista, mentre per legge, ai fini dello stato di ebbrezza, conta quella presente nel sangue. L'etilometro, per adeguarsi, applica quindi un fattore di conversione fisso che è determinato su una media di persone, il che necessariamente implica che chi è ebbro potrebbe risultare in regola mentre chi non lo è potrebbe risultare punibile.

Per rimediare a tale problema, gli agenti accertatori dovrebbero sempre corredare il risultato del test di tutti i particolari utili al giudice per valutare correttamente l'accaduto.

Peraltro, vi sono anche ulteriori fattori che rischiano di inficiare il risultato dell'etilometro, quali la presenza di sostanze volatili nel cavo orale (come ad esempio i collutori) e il reflusso gastro-esofageo o l'insufficiente collaborazione di chi è sottoposto al test.

Le verifiche di regolarità

Un'altra criticità rilevata dai senatori è quella relativa alla verifica di regolarità degli etilometri.

In particolare, nell'atto di sindacato ispettivo si è segnalato che, nell'ambito della verifica primitiva dell'apparecchio, le procedure previste, unitamente alle difficoltà organizzative e all'ingolfamento degli uffici, hanno comportato una dilatazione del tempo tra il test e il timbro finale da apporre sul libretto metrologico che oggi sfiora i cinque mesi, con la conseguenza che un etilometro nuovo resta nei fatti inutilizzato per quasi metà del periodo di un anno in cui la verifica primitiva è valida. Passati ulteriori sette mesi, infatti, l'etilometro va tolto dal servizio per essere sottoposto alla visita periodica, che comporta lo stop del suo utilizzo per tre / sei mesi.


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